5G in via Crapolla, manca il parere dell’Arpac. Il sindaco Lo Sapio blocca l’installazione dell’antenna.

Pompei. Protesta contro il G5 a via Crapolla: bloccato l’iter per l’installazione dell’antenna. La soluzione arriva dal sindaco della città degli Scavi e del Santuario, Carmine Lo Sapio, che, nelle scorse ore, ha incontrato i rappresentanti del Comitato “Crapolla Oltre”. Il primo cittadino, accolte le istanze dei cittadini, si è reso promotore della battaglia.

I motivi che hanno portato alla sospensione dell’installazione, in via Crapolla, della stazione radio base, chiesta dalla società di telefonia Iliad, sono essenzialmente due. Il primo è direttamente collegato alla protesta avviata dai residenti della zona interessata, con conseguenti problemi di ordine pubblico; mentre il secondo è di natura tecnica. In sintesi manca il parere preventivo dell’Arpac. Un passaggio fondamentale, previsto dalla normativa, non presente all’interno del fascicolo che sarebbe dovuto arrivare – questa mattina – tra le mani della Commissione Paesaggio del Comune di Pompei. E questo – di conseguenza – ha bloccato l’avvio dei lavori per il 5G.

“Non appena sono venuto a conoscenza della problematica mi sono fatto consegnare l’intero incartamento per capire nello specifico i termini della questione”, ha detto il sindaco, Lo Sapio, durante l’incontro svoltosi, ieri sera, con gli esponenti del Comitato. Forti perplessità del primo cittadino. “Si tratta, innanzitutto – ha sottolineato – di una richiesta arrivata al Comune lo scorso luglio e in merito alla quale sono già stati espressi dei pareri, a seguito dei quali, era già stata convocata anche la commissione paesaggio che è competente in materia. La riunione si sarebbe dovuta tenere questa mattina, ma abbiamo ritenuto opportuno  bloccarla e rinviarla a data da destinare per diversi motivi. Il primo riguarda sicuramente una questione di ordine pubblico, vista l’agitazione che l’eventuale installazione ha scatenato tra la popolazione. Preoccupazioni che io stesso condivido”.

“Assieme ad alcuni residenti – ha poi aggiunto il capo dell’amministrazione – ho effettuato un sopralluogo sul sito che dovrebbe accogliere l’impianto che è bene sottolineare non è un ripetitore di segnale o una semplice antenna, ma una vera e propria stazione radio base che ha, quindi, dimensioni considerevoli e che così come ho avuto modo di appurare si trova, realmente, ad una distanza molto ravvicinata rispetto alle abitazioni. Un particolare non di poco conto che desta legittimi malcontenti nella popolazione che ha dato vita ad un movimento di protesta molto articolato”. E per questi motivi, Lo Sapio, ha sospeso i lavori della Commissione.

“Nel corso delle verifiche – ha spiegato il sindaco – abbiamo scoperto che per tali installazioni è necessario acquisire un parere preventivo da parte dell’Arpac, che al momento non c’è. Abbiamo quindi immediatamente avviato tutte le procedure del caso e, per ora, la situazione è congelata. Per onestà intellettuale mi preme sottolineare che la questione però non può dirsi conclusa”.

Infatti, anche nel caso in cui l’Ente locale neghi l’autorizzazione all’installazione del 5G in via Crapolla, la società richiedente potrebbe fare ricorso al Tar avviando un iter giudiziario dagli esiti non prevedibili. “Da parte nostra, – ha assicurato il primo cittadino – faremo tutto il possibile per tutelare la salute dei cittadini, ma la partita è ancora aperta”.