Progetto Eav, il Comitato No Sottopassi organizza un dibattito on-line: «Il Sindaco deve ascoltarci»

POMPEI. Il comitato No Sottopassi di Pompei ha organizzato per lunedì 14 dicembre, a partire dalle ore 20.30, un incontro-dibattito pubblico per discutere del Progetto Eav.

L’incontro, moderato dal giornalista Salvatore Piro, si svolgerà rigorosamente in streaming come impongono le normative antiCovid e si incentrerà in modo particolare su alcuni aspetti del progetto destinato a cambiare il volto di Pompei.

Il programma dei lavori, infatti, partendo dall’eliminazione dei passaggi a livello della linea ferroviaria Eav prevede anche massicci interventi sulla viabilità cittadina, tra cui anche la creazione di nuove strade, piste ciclabili e sottopassi.

Proprio questi ultimi sono al centro dei timori e della contestazione dei cittadini riuniti nel Comitato No Sottopassi, secondo cui queste opere interrate aumenteranno i rischi di allagamenti stradali e di possibili episodi di violenza e reati predatori. Per contro, l’amministrazione ha cercato di dare ampie rassicurazioni in merito a questo aspetto.

Ma i rappresentanti del Comitato No Sottopassi intendono presentare proposte alternative e nel contempo lamentano «una scarsa attenzione da parte di Palazzo De Fusco».

Per questo nelle ultime ore hanno diffuso una lettera aperta indirizzata al sindaco Carmine Lo Sapio, in cui chiedono la sua presenza nel dibattito pubblico di lunedì sera e, nel contempo, maggiore ascolto delle istanze dei cittadini sulla questione del Progetto Eav.

“Caro Carmine – si legge nella lettera del Comitato – ti scriviamo a cuore aperto per ricordarti quanto hai promesso in campagna elettorale, in consiglio comunale e nella videoconferenza di presentazione alla cittadinanza del Progetto Eav. Hai dichiarato per un mese che “i sottopassi già non c’erano e non ci saranno”, ti sei dichiarato “sindaco di tutti”, hai messo a disposizione il tuo tempo e quello dell’assessore all’Urbanistica, Raffaella Di Martino, per “chiarire il progetto ai professionisti, ai cittadini e ai comitati”, hai scritto nero su bianco di “sostenere la partecipazione facilitando l’accesso alle informazioni sull’attività amministrativa e sperimentare nuove pratiche di consultazione e coinvolgimento della cittadinanza nelle principali scelte del governo”».

«Ti abbiamo chiesto – prosegue la lettera aperta – un incontro pubblico perché tu, o l’assessore all’Urbanistica in tua vece, poteste informarci sul perché sia così necessario e imprescindibile bucare il sottosuolo pompeiano con dei tortuosi e improbabili sottopassi».

«Avreste potuto spiegarci – aggiungono gli esponenti del Comitato – perché queste opere di scavo in profondità non debbano preoccupare la parte della cittadinanza che teme di affogarci, di vederli diventare luoghi di degrado e di violenza, di vederne la realizzazione naufragare lasciando una cicatrice di lavori non finiti sul nostro territorio, di assistere al prosciugamento dei bilanci comunali a causa di opere di costosa manutenzione e complesso esercizio».

«Abbiamo allora deciso di andare avanti da soli – è la determinazione del Comitato – di organizzare un dibattito pubblico di cui la periferia Nord della tua città ha bisogno come il pane. Ti abbiamo invitato. Ma niente, tu non rispondi. Ma ci devi aiutare! Devi confrontarti! Dicci dove, dicci come, dicci quando. Abbiamo appreso dal tuo entourage che lunedì 14 dicembre hai impegni fuori città. Sono impegni che riguardano tutta l’amministrazione? Dall’assessore all’Urbanistica, ai dirigenti comunali, ai tuoi consiglieri di maggioranza? Nessuno di loro può dedicare un’ora ai cittadini?».

Il comitato rinnova poi l’invito a partecipare al dibattito on-line: «Ad ogni buon conto – scrivono – fino alle 19.30 del 14 dicembre siamo a disposizione, basta una telefonata e ti inseriamo, concedendoti tempo illimitato per rispondere alle nostre domande, la possibilità di venire con qualunque esperto tu voglia e, se servisse, anche l’onore di chiudere l’incontro avendo l’ultima parola. A noi basta che ti fermi e ascolti i “tuoi” cittadini».

I cittadini assicurano poi di lasciare sempre uno spiraglio aperto: «Saremo pronti al confronto – scrivono – anche dopo il 14 dicembre, qualora tu decida di dare udienza a questo gruppo di cittadini fastidiosi e disinformati. Fastidiosi per loro natura. Disinformati per responsabilità tua e di chi ti ha preceduto».

«Amiamo Pompei – conclude quindi il Comitato No Sottopassi – e ci piacciono i progetti che non sviliscono le esigenze della cittadinanza, sulla cui testa non si possono calare progetti da subire in silenzio. Amiamo Pompei e non riusciamo a immaginarla bucata da improbabili, pericolosi e costosi sottopassi».