Concretezza e partecipazione: ecco il progetto di governo cittadino secondo Carmine Lo Sapio.

Pompei. «Intendiamo dare concretezza ad un governo attivo del territorio capace di accrescere nella cittadinanza il senso della comunità e della partecipazione anche nei progetti amministrativi»: è il “manifesto politico” di Carmine Lo Sapio, 67 anni, candidato alla carica di sindaco della coalizione di centrosinistra alle elezioni amministrative di Pompei del 20 e 21 settembre 2020. A sostenerlo ci sono sette liste civiche: Pompei Popolare, Campania Libera, Patto Per Pompei, Amici Insieme Per Pompei, Programma Democratico, Uniti Per Pompei, Rinascita Pompei 2020.

«Privilegeremo – assicura il pretendente alla fascia tricolore – i percorsi di riqualificazione del territorio, sia dal punto di vista urbanistico-edilizio, che paesaggistico-ambientale. Intendiamo dare concretezza ad un governo attivo del territorio capace di accrescere nella cittadinanza il senso della comunità e della partecipazione anche nei progetti amministrativi. Vogliamo lavorare intorno ad un’idea di sviluppo pensando al territorio, dalla periferia al centro cittadino, come luogo dove si può creare una fitta rete di esperienze, occasioni d’incontro di crescita e di riappropriazione di una dimensione umana e solidale della città».

La biografia di Carmine Lo Sapio racconta di una vita spesa tra la politica, l’esperienza sindacale, la militanza e l’impegno per la crescita della città. La prima elezione al consiglio comunale risale al 1985: da allora è stato assessore, membro della direzione regionale del Partito Democratico e attualmente è segretario cittadino della locale sezione. Profondo conoscitore della macchina amministrativa, per lungo tempo è stato assessore al Personale. Ora intende continuare il suo impegno verso Pompei.

«In questa fase di profonda crisi della politica cittadina e dell’istituto della rappresentanza – dice il candidato a sindaco del centrosinistra – abbiamo deciso di presentare un programma elettorale che è il frutto di un elaborato di idee, di competenze, di innovazione, di speranze. La conclusione di un processo articolato e partecipato che si è svolto in diversi momenti ed è stato garantito dal confronto con i cittadini, le associazioni, le forze sociali, i professionisti dei vari settori della città, nonché da tutte le espressioni della società civile. Il risultato di questo lavoro è un programma coerente e ambizioso, un insieme strutturato di proposte il cui obbiettivo è cambiare la gestione della cosa pubblica, attraverso la partecipazione dei cittadini che, auspichiamo, possa essere sempre più attiva. Alla base delle nostre scelte e delle nostre proposte, tanto per la gestione dell’ordinario quanto per la programmazione strategica, c’è l’interesse della comunità pompeiana nella sua accezione più alta. La comunità deve trovare, qui a Pompei, un profondo e nuovo senso civico di appartenenza ad una città unica al mondo. Per queste ragioni, riconoscendoci nei valori dell’uguaglianza, della solidarietà, della democrazia ed interpretando il mandato amministrativo come capacità di garantire la qualità e quantità dei servizi alla persona, nonché l’attenzione al patrimonio edilizio, urbanistico, paesaggistico e storico-culturale della città di Pompei, inteso come ricchezza di tutta la comunità, abbiamo deciso di elaborare, dopo ampie consultazioni il nostro programma elettorale».

Per Lo Sapio, inoltre, è fondamentale «attivare forme di reperimento di risorse alternative (progetti europei per bandi di finanziamento, contenimento dei costi della politica, lotta all’evasione fiscale locale, contenimento dei consumi energetici, ecc.) al fine di supportare e ampliare il bilancio comunale e di modificare le grandi opere e i progetti pubblici già individuati e/o da individuarsi».

Tra i progetti di Lo Sapio, infine, c’è quello di rendere Pompei una smart city. «Attueremo – spiega il candidato a sindaco – politiche concrete tendenti all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici per mettere in relazione le infrastrutture delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita attraverso l’uso delle nuove tecnologie».

Spazio autogestito a cura del candidato