Pompei al voto, chiusa la campagna elettorale. Ecco le battute finali dei tre candidati a sindaco.

Pompei. E’ stata una campagna elettorale intensa. A partire dalla mezzanotte di oggi, scatta il silenzio elettorale. E i tre candidati a sindaco, in contemporanea, ma divisi in tre punti diversi della città mariana, hanno chiuso la campagna elettorale “ringraziando” i loro sostenitori.

Sul palco del giardino dell’hotel Resort a Pompei, Carmine Lo Sapio, leader della coalizione di centrosinistra. “Noi offriamo alla città di Pompei esperienza, credibilità, affidabilità, costanza e competenza – ha sottolineato Lo Sapio -. Questo è il filo rosso che unisce gli uomini e le donne della mia coalizione, ovvero persone che non hanno perso la voglia di cambiare il destino della città, che non hanno smesso di lottare per i propri ideali, che credono ancora che un futuro diverso sia possibile. Accanto a me ci sono tante ragazze e ragazzi che sono pronti a impegnarsi per la propria città, stanchi di emigrare per trovare lavoro, stanchi di vedere le proprie famiglie disgregate, mentre è qui che vorrebbero vivere, è qui che vorrebbero crescere i propri figli, abbracciare i propri amici, qui, a Pompei, nella loro terra, dove affondano le proprie radici. E sono radici culturali, ideologiche: è un senso di appartenenza reale, viscerale. E noi glielo dobbiamo. Il destino di Pompei può e deve essere diverso. Abbiamo bisogno solo di coraggio. Di scelte coraggiose e di donne e uomini liberi. Noi siamo pronti a cambiare tutto”.

Angelo Di Prisco, candidato a sindaco per il Movimento 5 Stelle, ha chiuso la campagna elettorale all’interno della Fonte Salutare.  “Lo stato di degrado che Pompei ha raggiunto in questi anni ci induce ad affermare che in tutti gli ambiti possibili registriamo delle priorità – ha affermato Di Prisco -. Il nostro comune necessita di un Piano Urbanistico che riveda la città a cominciare dalle periferie e crediamo che Pompei debba essere rivalutata e rilanciata anche in termini di cultura e turismo. Siamo convinti che, grazie alla catena istituzionale con il Governo nazionale e con quello europeo, ci siano i presupposti per un’azione sinergica efficace e risolutiva. Crediamo che sia arrivato il momento di istituire un ufficio Unesco e un ufficio Estero che aprano le prospettive della nostra città anche al mondo esterno ed è opportuno ripensare a progetti determinanti come l’Hub e l’Eav. La scuola rientra tra le nostre priorità, e non solo da un punto di vista strutturale. Vogliamo una scuola internazionale dove gli studenti possano fare esperienze e scambi culturali degni di una città come la nostra”.

Infine, dal centro cittadino, più precisamente da piazza Schettini, Domenico Di Casola, a capo della Coalizione Civica per Pompei. “I temi della nostra campagna sono stati tanti – ha detto Di Casola -.I più importanti per noi sono la legalità e la moralità, senza dimenticare la cultura, lo sport, e le iniziative per i nostri giovani. I nostri obiettivi sono in primis il rilancio di Pompei, mettendo in piedi iniziative mirate che possano portare benessere a tutta la città. Siamo per una buona organizzazione turistica, con una serie di idee realizzabili fin da subito. La nostra coalizione mira a grandi progetti e investimenti sul territorio da non recepire in maniera passiva. Per noi è fondamentale che ogni iniziativa sia in linea con le esigenze dei cittadini, Per fare tutto questo lavoreremo insieme ai comitati, alle associazioni delle varie categorie ed, insieme agli stessi cittadini, per creare le condizioni ideali affinché le esigenze di ognuno non interferiscano tra di loro, ma anzi, portino benessere a tutti”.

E così, si è chiuso il dibattito politico a Pompei che porterà i cittadini ad esprimersi con il voto del 20 e 21 settembre 2020 per rinnovare il Consiglio Comunale ed eleggere il prossimo sindaco della città degli Scavi e del Santuario.