Raccolta differenziata, Di Casola: ”Ridurre i costi della Tari creando un’isola ecologica”.
Pompei. “Il nostro intento è quello di ridurre i costi della Tari. A tal fine sarà istituita un’isola ecologica dove il cittadino potrà conferire quei rifiuti che non rientrano nelle categorie ordinarie degli stessi. In questo modo si ridurranno i costi generali del servizio di raccolta e di smaltimento”. Lo assicura Domenico Di Casola, candidato a sindaco della Coalizione Civica per Pompei.
“Il servizio di raccolta negli anni – spiega Di Casola – non è stato sempre efficiente, nonostante i cittadini paghino una Tari alta. Il servizio è peggiorato al punto che la percentuale di raccolta differenziata è diminuita drasticamente negli ultimi anni. I sacchetti della raccolta non ci sono, mancano i contenitori degli oli esausti e lo spazzamento delle strade non è sempre puntuale, specie nelle periferie”.
L’obiettivo della squadra Di Casola è quello di far rientrare Pompei nella lista dei “Comuni ricicloni”. “Nel 2019 – prosegue il candidato a sindaco – il Consiglio dei ministri dell’Unione europea ha approvato una direttiva per porre fine all’utilizzo della plastica usa e getta. Dal 2021 in poi vigerà il divieto di utilizzo di plastica monouso. Si prevedono, dunque, iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza ad un uso meno spasmodico della plastica, attraverso eventi culturali e iniziative organizzate con la collaborazione delle scuole”.
Fondamentale, per il leader della Coalizione Civica per Pompei, anche il “monitoraggio dei rifiuti”. “Sarà effettuato un controllo sistematico sull’intero territorio pompeiano – promette Domenico Di Casola – in particolare nelle periferie, per evitare l’abbandono selvaggio dei rifiuti. A tale scopo si elaborerà una cartografia di riferimento, nella quale saranno evidenziate le aree più interessate da tale fenomeno. Quest’ultima, sarà utile all’elaborazione di un piano strategico che ci consentirà l’eliminazione di aree soggette al degrado. Verranno, inoltre, installate telecamere di videosorveglianza nelle zone di periferia che, purtroppo, vengono trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto”.
Spazio autogestito a cura del candidato