Pompei. Braccio di ferro in casa Dem. Scontro tra i vertici regionali e provinciali sulla leadership di Lo Sapio.

Pompei. Continua lo scontro sulla ‘paternità’ del simbolo del Partito Democratico. La candidatura a sindaco di Carmine Lo Sapio, segretario cittadino Pd, ha creato una spaccatura tra i vertici regionali che lo sostengono, e quelli provinciali del partito, che non sono d’accordo sulla sua figura, tanto da negargli – al momento-, la concessione del simbolo Dem all’interno del cartello. Ieri sera, durante un incontro, tenutosi alle ore 18, presso la sede della segretaria provinciale del Partito, che in partenza doveva servire per mettere fine all’intera diatriba e concedere il simbolo dei democratici alla coalizione Lo Sapio, o almeno queste erano le premesse, qualcosa è andato storto. Presenti Marco Sarracino, segretario provinciale Dem, e Pasquale Esposito, responsabile del settore Autonomie Locali Pd. Allo stesso tavolo, da Pompei, gli esponenti del Pd, Carmine Lo Sapio, insieme a Franco Gallo, ex presidente del consiglio, i consiglieri uscenti Bartolo Martire, Gigi Lo Sapio e Vincenzo Mazzetti, e ancora Alfredo Benincasa, Raffaele Scala e Lello De Gennaro. In sala anche i consiglieri regionali Mario Casillo e Loredana Raia. Toni accesi fin da subito dove, da una parte, Loredana Raia ha preso le parti di Carmine Lo Sapio sul suo ruolo, sottolineando l’importanza della presenza del simbolo nello stesso cartello; dall’altra, i vertici provinciali, hanno scosso il capo sui “passaggi poco chiari che hanno portato alla sfiducia dell’ex sindaco Pietro Amitrano”. E gli ex consiglieri comunali Dem, hanno replicato che il Pd a Pompei, durante l’amministrazione Amitrano, era stato “rappresentato” dagli stessi, assieme al presidente del consiglio uscente, “non riconoscendo nell’ex primo cittadino la figura di uomo del Pd”. E, al termine del fuoco incrociato, la riunione si è conclusa con un aggiornamento sulla vicenda che sarebbe arrivato 48/72 ore dopo, o almeno questo era il tempo che avevano indicato gli esponenti regionali per “fare opportune verifiche sulla poca chiarezza nelle ragioni che hanno portato alla sfiducia di Amitrano”, insieme ad un “controllo sulle liste e sugli ideali dei candidati presenti all’interno del carrozzone Lo Sapio”.  Accordi saltati, però, qualche minuto dopo essersi stretti la mano, per una notizia fatta circolare da una fonte Dem non specificata e lanciata dall’Ansa. “Nei mesi scorsi – si legge nella nota Ansa- era emersa la possibile candidatura a sindaco di Carmine Lo Sapio, segretario del circolo Pd di Pompei, una ipotesi che però è stata esclusa dal Pd che aveva già annunciato di voler ritirare il simbolo nel caso di candidatura di Lo Sapio, criticando anche la sfiducia ad Amitrano che, spiega una fonte dem, ‘viene considerata totalmente priva di condivisione con i livelli provinciali del partito sbagliata nei motivi e nelle modalità'”. Eletto nel giugno del 2017 con il centrosinistra e il Pd, Amitrano è stato sfiduciato lo scorso febbraio quando otto consiglieri comunali di maggioranza e tre di opposizione hanno firmato le proprie dimissioni davanti a un notaio. Ma adesso la situazione si complica. Se venisse confermata la candidatura di Pietro Amitrano, bisognerebbe sciogliere la segreteria locale, quindi spogliare Carmine Lo Sapio del ruolo di cui è stato investito pochi mesi fa proprio da chi oggi ci ha ripensato. Ma per fare ciò le istruzioni dovrebbero partire dal segretario regionale Pd, Leo Annunziata, che non sembra intenzionato a procedere con questo passaggio. Per cui restano ancora molti nodi da sciogliere all’interno del Partito Democratico. L’unica certezza resta che, con o senza simbolo del Pd, le 12 liste che sostengono Carmine Lo Sapio candidato a sindaco, andranno avanti con lo stesso leader.